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FONDAZIONE FRIULI

Progetto Art Bonus in corso


Progetti passati

Progetto Art Bonus 2022

In cosa consiste il progetto?

Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita la collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati nella città romana a partire dal XVIII secolo.

La sua inaugurazione da parte del governo austriaco, con il nome di Imperial-Regio Museo dello Stato, risale al 1882. La sede prescelta fu la villa costruita nei primi decenni dell’800 dalla nobile famiglia Cassis Faraone, da cui prende il nome.

I beni conservati costituiscono uno straordinario repertorio di oggetti che racconta la vita quotidiana dell’antica metropoli romana tra il II sec. a.C.  e il V sec. d.C.,  e chiarisce, attraverso straordinari esempi di artigianato artistico la complessità sociale, politica e religiosa raggiunta dalla comunità aquileiese. Di particolare pregio sono le raccolte di gemme, manufatti in ambra e vetro nonché i lacerti musivi provenienti da domus ed edifici pubblici scavati nei secoli scorsi.

Descrizione dell’intervento

Nel maggio del 2021 è stata inaugurata la sezione espositiva del Museo archeologico nazionale di Aquileia dal titolo Lusso e ricchezza, che raccoglie alcuni dei reperti più preziosi della collezione: gemme, gioielli, monete e manufatti in ambra.

Fin dalle prime fasi di progettazione di questa sezione, si è ritenuto necessario studiare modalità innovative e digitali di fruizione della collezione, per valorizzare l’attuale selezione di reperti esposti migliorandone la visione e proponendo contenuti di approfondimento sia per il pubblico dei visitatoriu che per gli studiosi specialisti.

Lo strumento di fruizione digitale della collezione di gemme del museo, sviluppato dalla società Studio Base2 di Crema con il coordinamento scientifico del museo e grazie al cofinanziamento di Fondazione Friuli, è stato pensato come parte integrante dell’allestimento e si compone di due parti tra loro complementari: l’applicazione Museo Nazionale Aquileia Gemme, scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi mobili a partire dal 28 maggio, e la banca dati complessiva della collezione.

L’app, sviluppata nativamente per garantire una migliore esperienza agli utenti su dispositivi Android e iOS, comprende immagini ad alta risoluzione e descrizioni particolareggiate di 152 reperti tra gemme e cammei, in un’interfaccia grafica semplice ed immediata. L’obiettivo è duplice: agevolare i visitatori nell’esplorazione reale della sala fornendo uno strumento per orientarsi tra le gemme esposte e proporre, anche da remoto, un’esperienza virtuale di scoperta della collezione.

Lo strumento, collegato al sito web del museo e ai suoi canali social, consente la visione ravvicinata delle gemme più interessanti della collezione. L’inserimento di funzionalità multimediali per l’osservazione delle gemme a 360 gradi consente di apprezzare nel dettaglio le rappresentazioni. Nei particolari intagliati, spesso invisibili ad occhio nudo, infatti, si nasconde un patrimonio di storie e significati rappresentativi della cultura e del gusto della società aquileiese antica. Le dettagliate descrizioni conducono il fruitore in percorsi tematici di scoperta incentrati su specifici argomenti come la propaganda, il mito e la magia. Lo strumento incentiva inoltre la personalizzazione della propria esperienza di visita, dando la possibilità di compiere ricerche libere e di giocare con le funzionalità della realtà aumentata, incoraggiando anche la condivisione dei contenuti sulle piattaforme social.

La banca dati raggiungibile all’indirizzo https://www.manaquileiacollezione.beniculturali.it, invece, è stata pensata per dar conto dell’enorme ricchezza della collezione custodita nei depositi del museo di Aquileia non direttamente accessibile al pubblico, a cominciare dalla straordinaria raccolta di più di 6000 gemme non esposte. L’accessibilità al patrimonio, per fini di studio, ricerca e diletto da parte del pubblico costituisce una priorità e una sfida che il museo ha colto sfruttando le potenzialità degli strumenti digitali e della rete: l’intento è infatti quello di dare ai propri visitatori, anche virtuali, uno strumento per esplorare da remoto e in piena autonomia tutta la collezione museale.  La piattaforma sarà pertanto costantemente aggiornata con l’inserimento di dati relativi non solo alle gemme, ma a tutti i manufatti: è stata così inaugurata una vetrina virtuale per esplorare, studiare e approfondire sia i reperti esposti che l’enorme patrimonio custodito nei depositi.